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Particolari regole del poker texas holdem

Per vincere a poker è indispensabile conoscere bene alcune regole particolari. Ci sono, infatti, strategie di gioco e comportamenti da tenere al tavolo che possono realmente fare la differenza. Ci riferiamo più che altro al Poker Texas Hold'em, ma molte delle seguenti considerazioni possono essere valide anche per altre varianti di poker. Nell’esame delle altre regole di gioco del poker si può fare riferimento a tutte quelle particolarità che spesso vengono trascurate dai giocatori non proprio esperti, ma che possono contribuire a migliorare il proprio stile di gioco e le possibilità di ottenere buoni risultati ai tavoli verdi.  Ci riferiamo in particolare ai divieti al tavolo, all’esame delle posizioni dei giocatori e ad altre regole non meno importanti.

 

Posizione dei giocatori al tavolo

i giocatori di poker siedono al tavolo in determinate posizioni; nel poker professionistico esistono delle posizioni più o meno favorevoli. Punto di partenza è il bottone, un piccolo disco circolare, che passa da giocatore a giocatore in senso orario e determina tutte le altre posizioni. Il giocatore a sinistra del bottone è il “piccolo buio”, mentre la seconda posizione a sinistra è il “grande buio”. Entrambi questi giocatori devono effettuare, all'inizio di ogni mano, le puntate obbligatorie e sono i primi a parlare al Flop. Il terzo giocatore alla sinistra del bottone è definito “Under The Gun”, in italiano “sotto tiro” perché è il primo a dover parlare e non si trova quindi in posizione favorevole. Nelle posizioni centrali (Mid Position) si trovano gli altri due giocatori che seguono, mentre in “Late Position” siedono tutti gli altri giocatori e quello in possesso del bottone che sono detti “High Jack” e “Cut Off “.

La posizione migliore è ovviamente quella del bottone poiché consente di essere l’ultimo a parlare. La strategia di gioco va adattata a seconda della posizione che di volta in volta viene occupata, considerando bene che, da alcune posizioni, giocare in un certo modo può essere molto rischioso. Di base, è opportuno essere prudenti in buona parte delle mani quando ci si trova ad essere tra i primi a parlare senza avere un punteggio di partenza alto, mentre all'opposto è più vantaggioso essere più aggressivi quando ci si trova nelle ultime posizioni, anche se non sempre questo comportamento si rivela proficuo. Una cosa che va sempre tenuta in considerazione, infatti, è il numero di giocatori presenti al tavolo: meno sono e più diventa conveniente una condotta di gara aggressiva.

 

Divieti al tavolo da gioco

Ci sono diversi comportamenti vietati al tavolo da gioco e, anche se a molti grandi giocatori viene permessa qualche eccezione, tutti gli altri devono scrupolosamente attenersi almeno alle regole di "etichetta" generalmente accettate. Al tavolo, ad esempio, è vietato interrompere il gioco per motivi che esulino dal gioco stesso; non è possibile utilizzare il cellulare e sono severamente punite le offese al croupier o agli altri giocatori. I giocatori non possono chiedere al croupier di scoprire le carte che sarebbero uscite al Turn o al River in caso di fold da parte degli altri giocatori e, sebbene non esista un tempo entro il quale deve essere presa una decisione di gioco all’interno della mano, gli avversari hanno la facoltà di chiedere "Tempo" al dealer affinchè questo conceda un ultimo minuto di tempo che, se non rispettato, vale come fold.

Bisogna ricordare che il tavolo di poker ha delle dimensioni ben precise; ogni giocatore è separato dall’altro da una linea di gioco e quando si mettono le fiches oltre la linea senza parlare, l’azione vale come chiamata e non si può più ritirare. La regola della linea è stata modificata negli ultimi anni grazie a una modifica al TDA (regolamento internazionale) e quindi ogni azione fisica con le chips, anche se non poste oltre la linea che sulla maggior parte dei tavoli è ancora presente, potrebbe essere considerata come una puntata a tutti gli effetti. Ricordatevi che nel fare una puntata, che sia essa un call o un raise, se non dichiarata verbalmente deve essere svolta depositando tutte le chips assieme e non una alla volta, in caso contrario qualunque sia stata la vostra intenzione, questa varrà al massimo come un call.

 

L’All-in

L'espressione all-in non significa altro che “puntare tutto”, ossia il giocatore decide di giocarsi tutto il proprio stack; va precisato, però, che poiché il giocatore non può mai scommettere una somma più alta rispetto a quella posseduta, se va all-in esso giocherà solamente per le chips possedute. Nel caso in cui la mano si sviluppasse tra più di due giocatori, si formano due piatti distinti, il piatto principale e il piatto laterale. Il piatto principale coprirà l’all-in, mentre quello laterale raccoglierà le somme puntate dai giocatori che eccedono l’ammontare dell’all-in. Va sottolineato, inoltre, che al momento dello showdown sono prima i piatti laterali a venire assegnati e successivamente il piatto principale. L’all-in può essere usato sia per necessità di gioco che secondo una determinata strategia volta a far presumere di avere un punto molto alto, ma resta comunque un’arma a doppio taglio, in qualche caso abusata dai giocatori meno esperti.

Questa mossa tanto aggressiva quanto spettacolare è una delle caratteristiche che ha reso famoso il gioco e che in un certo senso può fare la fortuna del principiante sul breve periodo: un professionista potrà perdere una partita con un neofita, perchè con gli all-in sarà la sorte a decidere le carte comuni che ancora dovranno essere girate e che assegneranno la vittoria, ma sul lungo termine sarà sempre il professionista ad avere la meglio perchè in grado di commettere molti meno errori rispetto all'amatore.